In dieci mesi, da gennaio a ottobre, l’ospedale ha dispensato in modalità diretta 11mila confezioni di farmaci, ogni farmacia cremonese ne distribuisce in media più di 60mila
La farmacia dell’ospedale di Cremona resta aperta per la distribuzione diretta soltanto 25 ore alla settimana, le farmacie del territorio invece ne fanno 50. In dieci mesi, da gennaio a ottobre, l’ospedale ha dispensato in modalità diretta 11mila confezioni di farmaci, ogni farmacia cremonese ne distribuisce in media più di 60mila. Sono alcune delle cifre snocciolate nella lettera con cui Maurizio Vecchia, rappresentante Sunifar di Federfarma Cremona, ha risposto ieri sulla stampa locale al comunicato diffuso nei giorni precedenti dall’Asl cittadina per reclamizzare il trasloco in nuovi locali dello sportello farmaceutico.
Nella propria nota, l’Azienda sanitaria parla della distribuzione diretta praticata nel corso dell’anno dall’ospedale come di «un’attività intensa, poco conosciuta, che rappresenta un autentico servizio ai cittadini». E snocciola qualche numero: oltre 2.800 persone servite dall’inizio dell’anno, 11.346 pezzi distribuiti. «Grazie all’impegno e all’entusiasmo di tutti» continua il comunicato «siamo riusciti a mantenere e garantire la continuità dei trattamenti e - al contempo - minimizzare ogni eventuale disagio all’utenza».
Non condivide Maurizio Vecchia, che in una lettera ai giornali fa pelo e contropelo alle cifre dell’Asl. E mette in dubbio i risparmi che la distribuzione diretta continua a rivendicare: « Le farmacie territoriali» scrive «prestano servizio 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno», il costo del loro personale « non è a carico della Pubblica amministrazione e i pazienti trovano sempre un esercizio aperto a poca distanza da casa, anche nei piccoli comuni isolati». Fatti i debiti confronti, dunque, «è tutto da dimostrare che la distribuzione diretta ospedaliera generi risparmi, pur con margini di acquisto superiori».
fonte: federfarma
Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
La farmacia diventa “Longevity Hub”: polo di prevenzione dove lo studio del quadro genetico ed epigenetico contribuisce a migliorare lo stile di vita in ottica pro-longevity
"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"
I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro
La farmacia diventa “Longevity Hub”: polo di prevenzione dove lo studio del quadro genetico ed epigenetico contribuisce a migliorare lo stile di vita in ottica pro-longevity
"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"
Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San
Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva
Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici
Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit
A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto
Commenti